“Il modo in cui fertilizziamo il vigneto non ha effetti solo sulle piante e sui frutti ma anche sul sapore del vino”. Questa è una delle frasi pronunciate dal ricercatore del CREA-VE, Luigi Tarricone, in occasione dell’incontro “A tutto campo”, dedicato all’uva da vino.
Dal 2016 al 2022, il ricercatore ha sperimentato gli effetti dell’utilizzo di Bio Vegetal sui vitigni Chardonnay e Nero di Troia (con tesi a confronto), insieme al team “Ricerca e Sviluppo” di Tersan Puglia.
I risultati sono stati illustrati, il 10 marzo, davanti a un ristretto numero di viticultori, selezionati per la qualità e per la sostenibilità della loro filiera produttiva. Tra i temi trattati, anche gli effetti del cambiamento climatico sui suoli a rischio desertificazione, come quelli pugliesi.
Il riscaldamento climatico sulla coltivazione della vite provoca:
La ricerca ha messo a confronto diversi livelli di fertilizzazione:
È stato adottato uno schema sperimentale a blocco randomizzato, con quattro ripetizioni per tesi. La concimazione è stata effettuata in data 14 gennaio 2016.
A fine sperimentazione, sono stati riscontrati i seguenti benefici legati all’utilizzo di Bio Vegetal:
La ricerca ha messo a confronto diversi livelli di fertilizzazione:
È stato adottato uno schema sperimentale a blocco randomizzato, con tre ripetizioni per tesi.
“Anche su questa cultivar – ha sottolineato Tarricone – i dati hanno evidenziato una maggiore fertilità del germoglio che ha consentito, nella tesi a dose doppia, di ottenere una resa per vite maggiore, non a discapito dei parametri compositivi del mosto”
La ricerca ha mostrato, inoltre, un migliore indice di Ravaz durante la potatura invernale, espressione di un migliore equilibrio vegeto-produttivo.
Tarricone ha aggiunto poi che “in relazione al cambiamento climatico e alle variazioni nel regime termo-pluviometrico, si ritiene fondamentale l’apporto di Bio Vegetal per aumentare la resilienza della coltivazione di uva da vino in ambienti caldo-aridi.”
Infine, stimolato dalle domande degli agricoltori, Tarricone ha affermato che la fertilizzazione organica enfatizza i sapori e i profumi del vino, in termini di varietà e intensità.